sabato 31 maggio 2008

DANNATO RUBIK

Sulla mia scrivania giace da un anno e mezzo il cubo di Rubik. Ovviamente irrisolto.
In molti hanno provato a sistemare la faccette colorate ma ogni tentativo è stato vano, chi allinea una riga, chi due, chi fa una faccia intera, ma al massimo ci si ferma lì.
Il mio record personale è scarsissimo, due righe completate, sono una chiavica lo ammetto; normalmente lo smanciulo durante le telefonate lunghe ed estenuanti con i clienti, concentrandomi al punto di arrivare a perdere pezzi lunghissimi di conversazione rilasciando poi, di conseguenza, sconti e prezzi netti passibili di licenziamento; perché sì, ad un certo punto il cubo di Rubik diventa una droga, vorresti smettere ma non ce la fai, vorresti posarlo sulla scrivania ma è come incollato alla mano.
Stamattina è successo un fatto che tuttora non riesco a spiegarmi, sono ancora scossa e con gli occhi sbarrati.
Pimporlo, (sì proprio quel caprone ebete ed ignorante del mio collega Pimporlo) afferra il cubo e con poche abili mosse mi piazza sulla scrivania il ninnolo con un’intera faccia completata, cioè, non so se mi spiego, Pimporlo non sa scrivere correttamente, legge ciancicando e inciampando di continuo, ha completamente perso il corretto utilizzo della grammatica, fa 1+3 con la calcolatrice, e nonostante tutto questo, ha risolto una faccia del cubo.
Io…io…io credo che non supererò mai quest’affronto.
Mi aspettano due giorni e mezzo di scontri diretti col cubo, devo farcela, costi quel che costi.
Precauzionalmente prima di andare a casa passo in officina e mi prendo un cacciavite. Magari smontandolo…

venerdì 30 maggio 2008

PIOVE...SIGH

Camminavo oggi nel principato (una piccola frazioncina del paesello in mezzo ai monti dove abito), sotto un temporalone da far paura, con un m minuscolo ombrello verde.
In strada c’erano 2 centimetri abbondanti di acqua che gorgogliava e fluiva in pozzangherone torve e fonde.
Dopo 15 metri dal cancello di casa le deliziose Victoria viola, comprate nel fighissimo negozio di scarpe della Sharon stone erano già ricolme fino all’orlo di acqua piovana (ed ovviamente anche di piedi).
Ebbene, mentre combattevo la mia personale lotta contro le bacchette metalliche dell’ombrello, desiderose di disarticolarsi e rovesciarsi, un pazzo incosciente imbecille megalomane stupido idiota, con la sua dannata mercedes classe A, passava sfrecciando a 200 km orari per la strettissima stradina dove guarda caso mi trovavo anche io.
La conseguenza della guida pericolosissima del cretino è tuttora ben visibile su di me.
Ad un certo punto io non ho visto altro che acqua, sporca, bagnatissima acqua.
Sono qui all’alveare operoso a sgocciolare, ho rimediato asciugandomi i capelli con le salviettine di carta del bagno, così ora, oltre ad essere bagnata, ho anche la testa piena di pallini bianchi che sembrano deliziosi granelli di forfora varietà gigante.
Ma io ti troverò prima o poi, sciumacher dei poveri che non sei altro e la pagherai…eccome se la pagherai…

RIFLESSIONE SEMI-SERIA

Pensavo oggi all’emergenza rifiuti di Napoli (ci pensavo perché è passata di qui Tette molli e l’odorino che si è portata dietro ha evocato quella cosa lì).
Lungi da me l’idea e la volontà di riportare lunghi pensieri filosofeggianti circa la soluzione del problema.
E’ solo che ho pensato, da buona cittadina che paga fior di euri sonanti ogni mese per le tasse (che qui nella terra del Lumbards sono pesantissime), perché dopo anni e anni di tasse non pagate, raccolta differenziata non fatta, completo disinteresse al problema, lento accumularsi di rifiuti d’ogni sorta ai lati delle strade, oggi, la popolazione partenopea decide che no, l’inceneritore non lo vuole, vuole che la monnezza giunga qui, oltre il Po’, di modo che qualcuno si occupi della cosa al posto suo?
Com’è possibile che l’idea a qualcuno sembri auspicabile?
Ossignur un barlume di stizza sferza il mio cervello dunque è meglio tagliar corto.
Egregi e ridenti abitanti della partenopea città, fate così, state a lanciarvi i sacchettini di immondizia per la strada ancora per un po’, e mentre siete lì, tra un cassonetto incendiato e un divano con le molle rotte e i cuscini rattoppati, mentre sorridete ai topoloni che mangiano i resti della pastiera gettata sul marciapiede, tra il frigo e i cartoni della pizza, riflettete un po’ e inventatevi un’altra brillante trovata, perché qui non ce li vogliamo i vostri rifiuti, proprio no, no, no e ancora no.
Senza rancore eh!

giovedì 29 maggio 2008

ODE A SCHIFEZZA

Ode a te, o Schifezza
E non già per la tua bellezza.
Bensì per la gran maestria
Con cui ti occupi di fotografia.
Sul mio schermo una bustina lampeggiava
Ed alla bocca, io avevo già la bava.
Aperto il file è comparso Materazzi,
A gran voce ho esclamato “ 'sti cazzi! ”
Il lavoro d’ufficio certamente di te è indegno
Ma fregatene! Sulla Gazzetta tu lasci il segno.
Giunta alla fine esclamo dunque, “viva Schifezza”
E chi la di lei, fotografia apprezza.

P.S. La foto di cui si parla nell’ode non verrà pubblicata per diritti di copiright, ma anche e soprattutto perché ne sono gelosissima.

P.P.S. Nota di demerito a chi non ha mai visitato il blog della Schif (trovate il link nella colonnina di destra).

mercoledì 28 maggio 2008

SIGH

Oggi nell’ufficio tecnico dell’Alveare operoso srl:

PIMPORLO: Piku hai mandato l’offerta alla Scemo e più Scemo snc?”
PIKU: “No, il capo l'ha sospesa perché sono insolventi”

Dieci minuti più tardi suona il cellulare di Pimporlo:

CLIENTE: “Mi servirebbe l’offerta entro mezzogiorno”
PIMPORLO: “Ecco vede, dovrebbe parlare direttamente con il Gran capo, perché, mi dicono, ci sono problemi di INSOLUBILITÀ’”

…Ah!...Pensandoci bene è una fortuna essere insolubili, vuoi mettere altrimenti che casino quando piove…

martedì 27 maggio 2008

E' UN LAVORO SPORCO...

DRIIIINDRIIIIN

PIKU: “Alveare Operoso buongiorno, sono Piku, posso esserle utile”
CLIENTE: ”Sì senti, sono Monique della Rompicoglioni srl, ieri ho mandato una mail per richiedere un’offerta è possibile avere la quotazione…ora?”
PIKU: ”Faccio una rapida verifica…ecco sì…la mail è arrivata ieri alle 18:27 e adesso sono le 8:31 (sottinteso: egregia Monique, certo che faccio subito la tua offerta, le altre 13 le lascio in attesa perché tu sei più simpatica…), il tempo di aprire la mail e formulare l’offerta e gliela spedisco, ok???"
CLIENTE: ”E’ no, ok un bel niente, lei forse non lo sa, ma qui alla Rompicocligoni srl non siamo abituati a rallentare i tempi di lavoro a causa delle lungaggini burocratiche dei fornitori, pertanto, le lascio esattamente 5 minuti per redigere l’offerta, altrimenti mi vedrò costretta a parlare direttamente col sig. Gran capo, sono stata chiara?”
PIKU: ”Ecco vede…”

CLICK…TUUUTUUUTUUU

Monique carissima, te l’ha mai detto nessuno che non si riaggancia il telefono senza aver ascoltato ciò che ha da dire l’interlocutore dall’altra parte??? Cretina???

PIKU: ”Caprone scusa sai dirmi a quanto ammonta il fatturato da Gennaio ad oggi della Rompicoglioni srl?”
CAPRONE: ” Dunque vediamo…33,49 euri…ma sai chi sono questi? quelli che hanno voluto i pezzi di corsa e poi non ce li hanno più pagati…”

Cosa??? Ehhh???

Apro l’e-mail e leggo: SI RICHIEDE OFFERTA D’ORDINE PER N° 1 XXX Ø 150 mm

Dopo un rapido conteggio giungo al totale dell’offerta, 3,64 euri + I.V.A., il prezzo è disponibile a listino…mmm…interessante

DRIIINDRIIIN

CLIENTE: Rompicoglioni srl, sono Monique
PIKU: “Salve, sono Piku, Alveare Operoso, l’importo dell’offerta è di 3,64 euri + I.V.A., comunque il prezzo era reperibile a listino, che mi risulta consegnato in data 07.01.2008 e da lei stessa ricevuto.”
CLIENTE: “Sì, il listino l’ho ricevuto ma cosa significa sconto 50%? Che devo scontare il listino? E’ per quello che chiedo le offerte, sa noi per fare i numeri che facciamo abbiamo bisogno di assistenza da parte dei fornitori, se lei non è disposta a venirci incontro, ecco lo dica pure…”
PIKU: “Ok, senta, sono disposta a venirle incontro, ci vediamo a metà strada per i 33,49 euri che ci deve da gennaio???”



PIKU: “E adesso chiami pure il sig. Gran capo, è giusto un paio di mesi che vuole parlare con lei ma guardacaso in ufficio non risponde mai nessuno…”

Che bello litigare con i clienti, io amo il mio lavoro…e dimenticavo Moniiiiiiiiiiiiiiiiiiiique, mavvaffanculo!

lunedì 26 maggio 2008

ED E' SOLO LUNEDI'

Essendo oggi particolarmente girata di palle, mi sono personalmente occupata di svolgere un’indagine:
OGGETTO: Capo panza, rumori ripetuti nel tempo
RISULTATI: Dalle ore 7:00 alle ore 16:00 di oggi, 26-05-2008, si è presa buona nota delle seguenti azioni di Capo panza:
- sbattuto mouse su scrivania: 3 volte
- sbattuto cassetto: 7 volte
- sghignazzato inutilmente: 19 volte
- sbattuto cornetta del telefono: 15 volte
- esclamato “oh f..a!”: 18 volte
- fischiettato suonerie telefoniche: 21 volte
- risposto ya-ya-ya cantando: 17 volte
- picchiato pugni su scrivania: 14 volte
- schiarito la voce tossendo: 18 volte
- riprodotto chopper con la lingua: 27 volte
- sbuffato: 21 volte
CONSIDERAZIONI: Tenendo conto dell’arco di tempo al netto della pausa pranzo (7,5 ore ovvero 450 minuti) e del numero dei rumori prodotti (180), si evince che, l’idiota ignorante caprone lardoso acefalo mentecatto, produce un rumore fastidioso ogni 2,5 secondi.

E’ stata una giornata difficile, e confesso che, se dovessi trovarlo moribondo su di un marciapiede provvederei prontamente ad alleviare le sue sofferenze salendovi prepotentemente sopra con la Polo.

venerdì 23 maggio 2008

SBAGLIANDO S'IMPARA

Oggi ho imparato una cosa nuova.

Quando parcheggio Ciccetta al limitare della tettoia dell'Alveare operoso NON devo appendere il casco al freno (dopo avervi ovviamente inserito i guanti anti pioggia), bensì riporlo nel vano porta casco sotto la sella (che tra l'altro sarebbe nato giustappunto per tale scopo).

Porca puttanazza ma chi lo immaginava?

Oggi qui ha piovuto tanto, ma proprio tanto e intensamente, il tutto mentre io me ne stavo tranquilla e beata in ufficio. E chi ci pensava al fatto che, se piove tanto, e di sbieco, il casco appeso al freno diventa una piccola polla d'acqua piovana con tanto di galleggianti guanti anti pioggia?

Dannazione a me...ben mi sta.

SOGNO O SON DESTA?

Nella mia mente si fa strada un’immagine, vedo me stessa da un punto di vista al di fuori della scena.
Ebbene, con calma funesta prendo la tastiera a due mani e con gesto deciso strappo il cavetto che la collega al pc.
Mi giro, lentamente, gli occhi iniettati di sangue, Capo panza incurante del pericolo e dell’altrui quiete prosegue nella sua chiassosissima telefonata tramite auricolare blutut.
Con un balzo degno di una giovane gazzella di thomson scavalco l’inutile e traballante paretina divisoria che separa le nostre scrivanie.
Sono in piedi, sul suo tavolo, Capo panza mi guarda atterrito ma i suoi occhi preoccupati non mi impietosiscono, nulla può fermarmi ormai, la bocca spalancata nella sua tipica espressione ebete, la lucetta lampeggiante dell’auricolare, non ci vedo più i miei occhi sono resi ciechi dall’odio.
Alzo la tastiera a mo’ di mazza da baseball e come un fulmine lo colpisco in pieno viso, lo schiaffeggio finché i tastini rilasciano sulla sua faccia l’intero alfabeto qwerty, e non paga della cosa, lo afferro per la nuca e sbatto ripetutamente la sua fronte calva e rugosa contro lo spigolo del monitor, infine, pienamente soddisfatta, prelevo dall’orecchio peloso l’auricolare e lo uso come il limone con la porchetta per farne un grazioso decoro da conficcargli in bocca .
Ne sono certa, nella mia vita precedente ero William Hamleig de “I pilastri della terra”, o uno scagnozzo della famiglia Riina, oppure, più probabilmente, un boia dei tempi dell’Inquisizione con tanto di ascia e cappuccio nero calato in testa.
D’improvviso però, una voce tristemente nota alle mie spalle mi richiama dal sogno ad occhi aperti…”Piku ti ho fatto innamorare stamattina è? Hai l’aria sognante”…”Hai ragione Capo panza, stavo giusto facendo un pensierino su di te”…

giovedì 22 maggio 2008

RICCIOLI D'ORO

Riccioli d’oro è una persona mite e pacata, non gli riesce proprio di arrabbiarsi, e quando gli riesce la cosa non dura mai più di qualche minuto.
E’ il collega con cui vado più d’accordo , ci si ragiona volentieri perché non è arrogante come Pimporlo e non è neppure borioso come Capo Panza. Ovviamente anche lui non è immune da difetti (come tutti, a parte me, del resto ;-P) e oggi è la giornata giusta da portare come esempio per mostrare il suo difetto peggiore, ossia l’assoluta, totale e incondizionata sudditanza nei confronti di Capo Panza.
E’ da un po’ che cerco di spiegarmi il perché di questo suo atteggiamento ma non sono giunta a conclusione alcuna; cosa porta, mi chiedo, Riccioli d’oro, a ridere sguaiatamente ogni volta che Capo Panza se ne esce con una delle sue tipiche str…..e che proprio ridere non fanno? A timbrargli il cartellino 4 volte al giorno “così non devi far le scale”? A emularlo in ogni acquisto tecnologico (o sedicente tale)? A lasciarsi prendere in giro per ore di fila senza batter ciglio? A fare di tutto insomma per essere lo schiavetto perfetto?
Capo Panza, ovviamente, quando si relaziona con lui si fa tutto gradasso e impettito (consapevole dell’ascendente che ha solo ed esclusivamente su di lui), dice “oh fi.a” con quel suo modo annoiato e scocciato più spesso del solito e, forte della sua posizione di leader, espone Riccioli d’oro al pubblico ludibrio senza mai nemmeno fargli una carezzina al testolino che lo renderebbe tanto felice.
Oggi ad esempio Riccioli d’oro s’è fatto staccare la linea Telecom per passare a Fastweb, solo ed esclusivamente perché Capo Panza l’ha fatto il mese scorso e da allora, noi comuni mortali affezionati a Telecom, siamo una manica di trogloditi ignoranti che non possono nemmeno immaginare “quanto Fastweb ti cambi la vita”.
Poco importa se, i tecnici Telecom, dicono che la linea per essere ripristinata potrebbe impiegare tre settimane. Poco importa se Capo Panza è qui che se la ride da due ore perché “pensa che ridere, Riccioli, se ti lasciano tre settimane senza telefono, sei troppo uno sfigato, a me hanno sistemato tutto in due ore…”. Riccioli d’oro è buono…tanto buono…è come il cioccolato bianco, un buono che dopo un po’ ti fa venir voglia di un grosso bicchiere d’acqua…

mercoledì 21 maggio 2008

UMIDITA'

PIMPORLO: “Mi si sono attaccate le palle alla sedia, sarà l’umidità”
PIKU: “Capita che le malattie veneree producano umidità”
PIMPORLO: “Veneree perché sono bello come Venere? E comunque io mi lavo tutti i giorni, si dice così no?”

…Ah!... bello come Venere? Al massimo strabico come Venere…
…Ah!... lavarsi tutti i giorni adesso è un modo di dire?

martedì 20 maggio 2008

SIGH

E’ stato ritrovato questa mattina, sulla scrivania di ringhio (che giustamente e prontamente ha reso nota la cosa), un messaggio di Pimporlo che dice:

...PER QUESTO ORDINE O’ NECESSITA’ DI SAPERLO SUBITO SE E’ PRONTO...

…Ah!...probabilmente quando hanno distribuito le capacità grammaticali il Pimpo era a pisciare…

SIGH

Ieri la Mampi era in vena di sciopping…

MAMPI: “Si potrebbe andare al Castorama per vedere il tavolo nuovo da mettere in terrazza…poi lì vicino c’è anche il Dentaflon, magari trovo un giubbetto…”
PIKU: “Si mampi, magari al Decathlon il giubbetto lo trovi…”
MAMPI: “Decathlon , Dentaflon, se mettessero dei nomi normali ai negozi ci capiremmo…non potevano chiamarlo negozio di cose sportive e basta…”

…Ah!...

lunedì 19 maggio 2008

ROMA


Colpisce al cuore, Roma.
E’ immensa, magnifica, brulicante, traboccante di vita e di cultura, piena di gente cordiale e un po’ caciarona, ricca degli odori acri di autobus affollati e dei profumi inebrianti di giardini fioriti ;
Si respira la storia passeggiando per Roma, giri l’angolo e ti trovi di fronte alla fontana di Trevi, arrivi in fondo ad una viuzza a prima vista anonima e vedi l’imponente colonnato di piazza S. Pietro, entri nella Basilica e rimani senza parole, per l’imponenza della struttura, la ricchezza dei decori, la Pietà di Michelangelo; guardi il Colosseo e ripensi alle storie di gladiatori e battaglie navali lette sui libri di scuola, e poi l’immenso Altare della Patria, la fontana dei Quattro fiumi e Piazza di Spagna, che conserva tutto il suo fascino perfino sotto ad uno scroscio violento di un acquazzone passeggero.
Non sono assolutamente sufficienti tre giorni per capire e conoscere la città, ma sicuramente bastano per farsi un’idea della bellezza dei luoghi e della vastità del patrimonio culturale da essa custodito; sono decine le opere ed i luoghi che avrei voluto visitare senza averne il tempo ed è nitidissimo il ricordo della bellezza di quelli visti e fotografati.
Sulla compagnia avrei alcuni appuntini da riportare ma preferisco non parlarne, capisco che la stanchezza dei molti km percorsi a piedi, alla lunga possa deviare le opinioni ed i giudizi, pertanto farò finta di non aver sentito e di non aver visto alcune cosette davvero scoccianti e noiose.
Tutto sommato non c’è proprio di che lamentarsi, il clima mite e il fascino della città hanno lasciato un fortissimo desiderio di tornarci per scoprirne ancora qualche angolino.

giovedì 15 maggio 2008

ASPETTANDO ROMA

Tra poche ore si parte, si va a Roma.
Saranno 10 anni che ci voglio andare e adesso finalmente è giunto il momento, Roma esercita su di me un fascino particolare, sarà per la storia, sarà perché è la capitale del nostro staterello e ingloba il Vaticano, saranno i bucatini non lo so, è un luogo che mi affascina ancor prima di averlo visto.
Mi spiace non poter portare Priscillo il computer con me ma sarebbe un filino scomodo, per cui, buon uichend, a domenica...

PIT-STOP

E’ successo di nuovo e questa volta è stata in assoluto la peggiore.
Un’ esondazione, una rapsodia di benzina senza piombo, io non capisco perché ogni volta la stessa storia…
Mezzogiorno, la lucetta arancio mi segnala ormai da giorni che Ciccetta (la Vespa) è ormai al limite della sopportazione e non procederà a lungo senza rifornimento, dunque, mi tocca il pit-stop dal benzinaio vicino all’alveare operoso, lo odio, ma d'altronde non ho alternative, o meglio non ho abbastanza benzina per raggiungere le alternative.
Arrivo dunque alla pompa di benzina e mentre rimuovo il tappo del serbatoio sento alle mie spalle l’inquietante presenza del benzinaio pazzo.
Lui odia le Vespa, lo so, lui odia me, è un rancore reciproco, senza motivo, ma profondissimo.
Arriva e sogghignando mi dice “faccio il pieno? Quanto sarà, 50 euri? Vediamo se ho abbastanza carburante…ah ah ah”
Ma che c’avrà da ridere poi, ogni volta la stessa solfa…
Si prodiga nel dipanare la matassa nodosa del tubo, infila la pistola nel serbatoio e come ogni santissima volta mi guarda e sghignazza…e come ogni santissima volta tre secondi e mezzo dopo la benzina esplode schizzando fuori dal bocchettone colpendo persone ed oggetti, indistintamente.
La benzina versata sta volta è tanta, tantissima, perché il benzinaio pazzo, oggi particolarmente rincoglionito, s’è accorto dopo un bel pezzo che l’umidiccio che sentiva ai piedi non era sudore, bensì preziosissima e costosissima benzina.
Una volta arginato il copiosissimo fluire del carburante, cosa fa lo schizofrenico benzinaio ???, ovviamente mi guarda e ride..e poi dice “non è niente, non è niente, anzi meglio così, era sporca con la benzina si pulisce…fanno 9.86 euri…”

Ovviamente pago e me ne vado, ma dentro me rispondo all’infame “cretino, punto primo Ciccetta non è sporca, è vissuta, porta sulla carrozzeria i segni dei km e del tempo passati; punto secondo, la Vespa non si lava con la benzina, che costa 1.000.000 di euri al litro, si lava con l’acqua e lo shampoo alla camomilla che gli lascia i riflessi biondi, che si sa che il biondo con l’azzurrino della vespa sta benissimo, dannato idiota”.

mercoledì 14 maggio 2008

SIGH

Pimporlo oggi è in cantiere, ma anche a distanza ci regala delle perle…

DRIIN DRIIN

Pimporlo: “Piku mi dai la via del cantiere XXX?”
Piku: “via Alemagna”
Pimporlo: “Aspetta che la do al navigatore…via A-LE-MA…?"
Piku: “Alemagna”
Pimporlo: “GNA cioè G…?”
Piku: “GNA, G-N-A”
Pimporlo: “Impossibile, non esiste, ma che c…o di via è questa?”
Piku: “Pimpo, mi leggi cos’hai scritto?”
Pimporlo: “Sono mica scemo, ho scritto…aspetta che leggo…via A-LE-MAN-GA…”



Ah!...ALE’ MANGA…quanto ci piacciono i fumetti jap…

martedì 13 maggio 2008

SIGH

Riccioli d'oro: "Piku mi presti il cd di wed isonfè che hai comprato la settimana scorsa?"
Piku: "prego?"
R: "quello della ragazza cotonata un pò dark"

...

P: "Ah, Emy Winehouse, si te lo porto"

Ah!...quanto ci piace la musica...

LA CALMA SIA CON TE

Ommm
ommm
ommm
non sento nessun rumore
non sento nessun rumore
non sento nessun rumore
sono tranquilla
sono tranquilla
sono tranquilla

...

Non è vero, vaff.....o Capo panza, tu e i tuoi rumori adesso mi avete stufato, enorme ammasso di trippa acefala e lardosa, piantala!!!, di fare il chopper con la lingua, di fischiettare, ruttare, sghignazzare, picchiare i pugni sulla scrivania, parlare a voce alta, schioccare la lingua, sbattere i cassetti, rispondere "ya ya ya" canticchiando (come la pubblicità della birra dreher) ogni volta che ti chiediamo qualcosa, BASTAAAA!!!
Giuro che questa mattina io capisco, appoggio e assolvo tutti gli omicidi, i picchiatori e i violenti.
Me la pagherai, non so ancora come ma lo farò...

...

Con il ripetuto clik-clik della penna a scatto ad esempio...

lunedì 12 maggio 2008

TE L'AVEVO DETTO...

Te l’avevo detto non si dice, mai, non sta bene, è da maleducati, rende antipatici ed arroganti, perciò non lo dico, però lo scrivo…
Caro Capo panza, ricordi quando, alcune settimane fa, ti bullavi grassamente dicendo che la WII FIT avrebbe reso inutili (sostituendole), le sudatissime ore in palestra? Ricordi i propositi di allenamento quotidiano col tuo personaltreiner WII? Ricordi il “dimagrimento programmato WII”, quello da 2/3 kg al mese? Ecco…
Stamattina, quando mogio e con le orecchiette basse hai dichiarato, sottovoce e a malincuore “Ieri mi sono pesato con la WII BALANSBORD, peso 1,5 kg di più e per di più sono stato anche virtualmente cazziato dal personaltreiner, avrei tanto voluto risponderti…
TE L’AVEVO DETTO!!!
Senza rancore, né, :-P

domenica 11 maggio 2008

S.O.S. RABBIT

Premessa: il Papuz e la Mampi questo fine settimana non ci sono, sono partiti venerdì per andare a Bassano del Grappa, per festeggiare, insieme ad altre migliaia di persone l’81 esima adunata nazionale degli Alpini, e dunque, vista la trasferta, l’allegra fattoria del Papuz è in mano mia e di Amorucchiolo per qualche giorno.
Ecco, allegra fattoria forse è un filino esagerato, ci sono le coccodè, i roditori orecchiuti e pure un asinello, accompagnatore ufficiale della Santa Lucia di paese durante la festività del 13 dicembre.
Ebbene, ieri ero tranquilla e pacifica nel Fighissimo negozio di scarpe della Sharon Stone quando ad un certo punto irrompe Amorucchiolo trafelato e spaventatissimo,” Piku”, mi dice,” abbiamo un problema con un roditore orecchiuto”, incurante del fatto che la signora sciantosissima che si stava provando le red shoes taccate avesse ben poco interesse ai fatti agresti…
La scena descritta è preoccupante, la testa del coniglio Nocciola, è rimasta incastrata nella rete della casa dei conigli e, nonostante le molteplici sollecitazioni di Amorucchiolo, il roditore non accenna a muoversi da lì.
Conoscendo la tragicità insita in Amorucchiolo e la sua tendenza ad ingigantire le cose portando i fatti a dimensioni apocalittiche, cerco di tranquillizzarlo e di minimizzare il fatto, rincuorandolo e cercando di convincerlo che la testa del coniglio uscirà da sola non appena lui lo deciderà, un po’ come quando da piccola io infilavo la testa tra le sbarre della ringhiera del terrazzo, dopo un po’ la testa usciva, ne è prova il fatto che a 26 anni non me ne vado in giro con una ringhiera incastrata tra testa e spalle…
Arrivano le 19:30, ora di chiusura del negozio e Amorucchiolo se ne sta in un angolo mogio mogio, possiamo andare a vedere il coniglio, mi sento la coscienza sporca, prova tu a stare 2 ore con la testa incastrata in una rete…”, decidiamo così di saltare in sella al suo poderoso scooter 125 e di andare all’allegra fattoria.
Non appena arrivati la scena che si dipinge dinanzi ai nostri occhi è davvero tragica, Nocciola se ne sta con la testa ancora incastrata nella rete e attorno a lui, i suoi compagni roditori a pois bianchi e neri sgranocchiano cereali completamente disinteressati al compagno in difficoltà.
Nocciola mi guarda con occhi tristi e spaventati, le lunghe orecchie disarticolate sulla testa, per metà incastrate e per metà no, povero ciccio bisogna fare qualcosa.
Amorucchiolo se l’è squagliata onde evitare svenimenti (non è esattamente un cuor di leone) e dunque devo intervenire, già ma come???
Cerco di sfilare la testa dalla rete ma è evidente che non ci passerà mai, dannato coniglio, ma come hai fatto a incastrarti così?, sembri una mortadella male insaccata…
A mali estremi, estremi rimedi, Amorucchiolo portami una tenaglia presto” , “non se ne parla neanche e se lo tagli, e se gli tagli un pezzo di orecchio, e se prendi una zampa, e se muore che facciamo?...Oddio mi viene da vomitare”…come non detto, recupero autonomamente l’attrezzo e…tac, un colpo secco e Nocciola è libero, muove la testa, muove le zampe e se ne torna felice e zampettante a rosicchiare cereali.
Tornata a casa chiamo Papuz al telefono, Papuz non sai cos’è successo oggi nella casetta dei conigli” “Nocciola ha incastrato ancora la testa nella rete?” “perché, è un’abitudine?” “Sì, lo fa quasi tutti i giorni”
Harrrg!!! Dirlo prima no???

sabato 10 maggio 2008

NOVITA'

Oggi nella pentola di fagioli si sono aggiunte delle cosucce che personalmente trovo carine, la scimmietta muffa ad esempio, è diventata la mascotte ufficiale del blog, muffa ovviamente si chiama così per il colorino grigio-verdolino del pelo, appunto color muffa.
Poi ho messo un cippolino di calendarietto con data (appunto, se è un calendario...) e ora, giusto per ricordarmi che il tempo passa, e inesorabilmente ci ricorda che non perdona, lui...
Il certificato del nome ancestrale è una sciccheria extra che mi sono concessa perché con mio immenso stupore ho scoperto di dovermi chiamare orchidea gelida, e guarda caso, l'unico fiore che tollero ed amo è l'orchidea phaleanopsis (scussate se ce sò pure i nnome botanico essatto...).
Infine il contatore di visite...sono pochissime lo sò, però oggi ho passato tutto il giorno a controllarlo e ho visto che...secondo i miei algoritmici calcoli statistico-matematici, spannometricamente di quì sono passate almeno tre persocine.
Ammettiamo pure che una si sia sbagliata, una abbia chiuso dopo un nano secondo, ma la terza magari ci ha provato gusto...che bello, hiuppi, evviva (posto comunque che il qui presente raccoglitore di lamentele, pensieri, riflessioni e quant'altro, non è nato per altro scopo se non quello di fungere da ricordino qualora io dovessi schiattare violentemente senza poter lasciare testamento verbale alcuno).
Prima di chiudere ringrazio tanto tantissimo SCHIFEZZA, potrebbe snobbarmi grassamente e invece mi rincuora, sì, proprio colei che mi ha fatto innamorare del suo blog schiaffando in mezzo a un post la foto di Cruz con la maglia del centenario, grazie schif sei forte.

giovedì 8 maggio 2008

VENERE SO IO...

...meravigliosa venere peeeeeer te...
Si rallegrino i cuori ed esultino, alleluja alleluja...
La bilancia ha parlato, - 2,5 kg dal mese scorso, ho prontamente provveduto ad aggiornare il ticker, e adesso mi gongolo felice del risultato raggiunto (ok ho un filino imbrogliato perché gli ultimi tre giorni sono stati intensivi...però...).
Detto questo, riacquisto compostezza e punto alla meta, sempre più vicina...il mese prossimo potrebbero esserci spiacevoli sorprese per cui è meglio abbassare la cresta...

mercoledì 7 maggio 2008

DITA INCROCIATE

E va bene, sono pronta, dopo tre giorni di pollo-insalata-insalata-pollo, sono preparata alla sfida contro me stessa, domani, alle ore 19:00 circa ci sarà la resa dei conti, la pesa della vacca.

E poi…finalmente… pizza, sì, pizza, con doppia mozzarella, sicuro .

COMPLIMENTI...


A proposito di 626 applicata…
Dal 28 febbraio le leggi in materia di alcol consumato nei luoghi di lavoro si sono pesantemente inasprite, ed ecco che prontamente, all’alveare operoso, il più furbo degli operai si è dato subito da fare per mettere in pratica la norma vigente…

martedì 6 maggio 2008

SIGH

Pimporlo, basito, davanti ai faldoni messi in ordine alfabetico...

"Triennale...con la "E" giusto?"

Silenzio e stupore calano nell'ufficio

"Ah no, è con la "T", l'ordine alfabetico si calcola con la prima lettera non mi ricordo mai"

...Ah...quante cose da tenere a mente povero Pimporlo...

lunedì 5 maggio 2008

GUAI IN VISTA

Oh porca puttanazza, questa volta sono davvero nei casini, grossi casini…
Ok lo so, i carboidrati non si mangiano, mai, per nessun motivo…eppure l’ho fatto, ripetutamente, questo mese sono stata davvero un’inetta testa di cazzo.
Mancano tre giorni a giovedì, al giorno della pesa della vacca e io cosa faccio mangio 2, dico ben 2 fette biscottate con la marmellata dopo cena…
Mi odio mi odio mi odio, questo mese non me la caverò, già lo so, un kilo, me lo sento, se ne sta lì come una carogna a gravare sui miei lardellosi addominali, giovedì sarà una serata di super cazziatoni in palestra, ma io lo giuro, non so cosa mi è successo…
L’anno scorso ero così brava, niente carboidrati, niente sigarette, vita sana, quest’anno no, è come se loro si fossero impossessati del mio cervello, sono lì buona buona che lavoro e ad un certo punto, non o spiegarmi perché, eccomi davanti alla macchinetta a prelevare un gustosissimo pacchetto di salatini…e poi cazzarola mampi ha pure fatto le lasagne stracolme di ragù e besciamella, e gli spaghetti cozze e vongole, dico io, come fai a non mangiarli??? Sono lì che ti chiamano, 7 etti di spaghetti per 5 persone e tu che fai? Dici di no? Impossibile, non esiste, e non paga mi sono pure fatta la scarpetta col pane e il sughino delle cozze…
Idiota idiota idiota, mancano tre mesi alle vacanze e io mi strafogo di carboidrati complessi, dannazione a me, e in più spero di cavarmela con pollo e insalata insalata e pollo in soli tre giorni…
Scema scema scema, ho pure avuto la brilante idea di mettere in fondo al blog un ticker dell’indice di massa corporea, così adesso mi tocca pure aggiornarlo e tenermi sotto gli occhi i miei pessimi risultati, perché si sa, cancellare il ticker sarebbe da codardi conigli sleali.
Non mi resta che sperare nella pesantissima lezione di aerobica di stasera e di quella di spinning di mercoledì, ma già lo so che non sarà sufficiente, non si cancella un mese di porcherie super zuccherose con quattro giorni di regime alimentare rigidissimo, pallosissimo e pieno di roba che ha tutta lo stesso colore/sapore…
Ohsignur incrociamo le dita…

sabato 3 maggio 2008

CICLISMO E ANCHE UN PO' SIGH

Oggi si è ufficialmente aperta la mia personalissima stagione ciclistica.
Dopo la giornata di ieri trascorsa tra le meraviglie del bricolage (io e la cugina Archi abbiamo dato una rinnovatina alla mia cameretta), io, Amorucchiolo e il quasi suocero siamo andati a farci un “giretto”.
Per essere la prima uscita non c’è davvero di che lamentarsi, 42 km di bici all’aria aperta sono stati davvero un toccasana.
La meta, Ardesio, paesino dell’alta val seriana è stata raggiunta senza troppe difficoltà, e questo sta ad indicare che le sofferte e sudatissime lezioni di spinning durante l’inverno hanno prodotto buoni frutti.
Andare in bici con il quasi suocero è davvero uno spettacolo, lui è un ciclista serio, fa più km lui in bici che io in macchina, eppure ha trovato l’andatura adatta ad una principiante come me e alla fine ci siamo pure divertiti.
Meno divertente è stato il chiodo che si è conficcato nella sua gomma con conseguente “sfregio” di una parte di telaio della bici nuova nuova da mille e mille euris, tutto sommato però è stato una sabato davvero bello.
Tornata dal giretto mi sono fiondata in negozio (sporadicamente aiuto mia sorella Sharon Stone, di cui troverò tempo e modo di parlare, nel suo super fighissimo negozio di scarpe), ad un certo punto entra una ragazza polacca, bellissima, e mi chiede di provare un paio di scarpe col tacco da 12 dico 12 cm; le prova, ci cammina come io cammino con le ciabatte, si gira verso il marito per chiedere un parere e lui le dice “fai ridere, a cosa ti servono le scarpe con il tacco così alto”, le metto con un abitino carino o con la gonna dice lei e lui replica “per uscire e andare dove non usciamo mai, e poi non mi pare ti stiano bene, preferisco quel mocassino lì” indicando un mocassino pantofoloso e comodissimo che nulla a a che vedere con le super scarpe col taccazzo, lei tenta di spiegarglielo portando come esempio le turiste tedesche in gita a Venezia e lui cosa le dice “beh che problema c’è? Alla fine io le trovo eleganti”. …
Ora, mentre la ragazza, grandiosa, andava alla cassa per pagare le super scarpazze con tacco e pure i mocassini, dato il personaggio rappresentato dal maritino (quarantenne sfigatissimo, truzzo, maleducato, insofferente, misogino e perfino un po’ ignorantello) ho elaborato in quattro quattr’otto una teoria, per cui alla fine, avrei voluto dire a lui “schifoso essere ignobile che non sei altro, ti piaceva però vero quando sei andato in Polonia e nel locale di lap dance dove l’hai conosciuta, portava le scarpazze ultra taccate, allora non facevi tanto lo spiritoso, cretino!!!”

giovedì 1 maggio 2008

MONTE ISOLA




Oggi è stata davvero una bella giornata, gli Altri ed io siamo andati a Monte Isola, siamo in vena di percorsi lacustri in questo periodo.
La giornata non prometteva nulla di buono dati i nuvoloni che ci hanno accolti a Sale Marasino, tuttavia abbiamo avuto tutto il tempo per farci un giretto in bici sull’isola, mangiare all’aperto e scattare qualche foto in pieno sole.
Monte Isola è deliziosa, un angolino tranquillo dove il tempo sembra procedere dieci volte più lentamente che sulla terra ferma, è un luogo che porta alla riflessione e alla meditazione, e forse proprio per questo più volte mi sono trovata a scattare fotografie e a perdermi nei miei pensieri mentre l’allegro gruppetto procedeva nella passeggiata in sella alle bici.
C’era anche lo S. oggi con noi, sono passati solo pochi giorni dala morte della sig.ra R. e credo che oggi ognuno di noi ci abbia pensato almeno un pochino, tuttavia lui sembrava sereno e spero francamente che la gita fuori porta gli abbia fatto bene, gli abbia alleggerito il cuore per qualche ora.
Seduta a pranzo oggi mi sono resa conto che gli amici buoni sono davvero pochi, si contano sulle dita di una mano, ma ho capito anche che sono davvero capaci di rendere allegra una giornata, che non serve moltissimo per essere felici.
Dimenticavo, l’omino che sgambetta nella foto è il mio amore.