

Ok, è stato difficile ma alla fine ci sono riuscita, ho scelto le due immagini che sembrano più rappresentative della vacanza marittimo-fancazzista a Kos.
Mare Egeo, bellissimo, limpido e pulito, di giorno ricco di sfumature di blu e di verdi, di sera, infuocato da tramonti talmente belli da togliere il fiato. Onde spumose che ti fanno venire voglia di non uscire mai dall'acqua, di rimanere lì, a farti cullare.
Mare Egeo, bellissimo, limpido e pulito, di giorno ricco di sfumature di blu e di verdi, di sera, infuocato da tramonti talmente belli da togliere il fiato. Onde spumose che ti fanno venire voglia di non uscire mai dall'acqua, di rimanere lì, a farti cullare.
Il profumo che respiri è quello della macchia mediterranea, dei gigli bianchi che sbucano dalla sabbia, dell'acqua salata scaldata dal sole, è un profumo che sa di estate vera, che porta ricordi di vacanze passate.Poi c'è il piacere di andarsene a zonzo la sera, dopo una lauta cenetta in un resort a 5 stelle iper-favoloso.
E così scopri che i paeselli qui non sono poi tanto diversi da quelli di casa nostra, la gente è ospitale e sorride, le strade sono chiassose e allegre e colorate dalle mille bancarelle che si rincorrono.
Giri un angolo, e trovi il famoso Platano di Ippocrate. Un albero vecchio quasi come l'isola stessa, sorretto da ponteggi metallici, che come stampelle, sorreggono un vecchio stanco.
Ti raccontano che li sotto a quei rami, dove stai tu ora, il padre della medicina moderna, Ippocrate appunto, teneva lezioni e sperimentava e muoveva i primi passi sulla strada che porta alle moderne metodologie mediche.
Infine ti perdi, dentro alle rovine del castello dei principi, del primo ospedale della storia, e vedi capitelli e colonne e mura che danno sul mare e ti rendi conto che seppur molto piccola, l'isola vorrebbe da te molto più di una settimana per farsi scoprire, per far vedere quanta storia è passata da lì.